Ernesto, condòmino maldestro

Ernesto, è un condòmino insofferente delle regole di quieto vivere e del rispetto altrui; è proprio un condomino maldestro, in quanto:
• usa gli spazi comuni come fossero una sua esclusiva proprietà: il cortile non è un garage privato, le auto, i motori e le biciclette vi possono sostare solo nel rispetto delle decisioni assunte dall’Assemblea;
• lascia spesso e volentieri oggetti personali e talvolta anche ingombranti, negli spazi comuni che, in realtà, vanno mantenuti costantemente liberi e fruibili da tutti i Condòmini;
• per comodità lascia il sacchetto di pattume nel corridoio, inondando lo stesso di sgradevoli odori e, spesso, anche perdite di liquidi;
• non rispetta gli orari di riposo stabiliti in sede di Assemblea/Regolamento, impedendo ai restanti Condòmini di fruire con tranquillità dei momenti di relax;
• inoltre ascolta televisione e musica ad alto volume a tutte le ore;
• per fare lavori nel suo appartamento, usa attrezzi rumorosi anche negli orari di rispetto del riposo di cui detto sopra;
• ha delle piante e vasi sul balcone, posizionati in modo precario, che innaffia senza alcun ritegno, facendo gocciolare l’acqua nei piani sottostanti ed esponendo i restanti Condòmini al rischio di essere investiti da cadute di tali oggetti;
• dato che ha un cane, non lo tiene al guinzaglio con la museruola quando transita nel condominio, spesso va in ascensore con il cane, disattendendo del tutto al divieto ed esponendo gli altri Condòmini, i bambini in particolare, al rischio di essere infastiditi, o peggio, dall’animale;
• gli capita di appoggiare la bicicletta alla parete condominiale, lasciando, soventemente il segno di tale passaggio;
• ultimamente ha fatto delle modifiche estetiche alla sua proprietà senza richiedere il preventivo assenso da parte dell’Assemblea.

Insomma: Ernesto è proprio un Condòmino maldestro !!!!

E tu che Condomino sei ???

Vivere in condominio richiede rispetto verso i restanti Condòmini, evitare di mettere in atto comportamenti che non si gradirebbe venissero rivolti nei nostri confronti; vivere civilmente per essere ricambiato con altrettanta correttezza.